Era notte, di questo sono assolutamente sicura; Ricordo la luna che illuminava quel sottobosco e ricordo l'odore degli alberi che avevo intorno. Non so come mi sono ritrovata in quel bosco in quella notte, ma so per certo che era scritto nel mio destino trovarmi li e vedere quello strano spettacolo, che a pensarci ora dopo averlo conosciuto credo che tutto sommato per lui fare quelle cose sia la normalità; Ero ubriaca e passeggiavo da sola quando all'improvviso qualcosa alle mie spalle si mosse facendomi rabbrividire all'improvviso; quando mi voltai quegli occhi assetati di carne umana mi fissavano dal basso di un cespuglio, e fu li che capì che addentrarmi nel bosco da sola era stato un fatale errore...
La paura mi prese alla gola impedendomi di muovere un passo, anche se sapevo che sarebbe stato inutile il mio corpo si mosse da solo, mi voltai e iniziai a correre più velocemente che potevo, senza voltarmi; in fondo al mio cuore sapevo che era inutile correre e che prima o poi le sue zanne avrebbero mangiato la mia carne,
ma non mi fermai; Avevo il fiato corto, e sentivo che alle mie spalle la morte era ancora in piena forma! Correvo, correvo come non avevo mai fatto, quando all'improvviso caddi e nella mia testa prese forma la mia morte. E' strano come in momenti di pericolo la mente umana immagini il dolore ancor prima di provarlo, però a dirla tutta, ora che sto raccontando questa storia, posso dire con certezza che tornerei in quel bosco ancora una volta e un altra ancora.
Mi voltai di scatto e vidi quelle zanne venire allo scoperto, quel suo manto bruno appena illuminato dalla luna, quegli occhi famelici mi osservavano dall'alto del piccolo rialzo da cui ero caduta e io impotente mi abbandonai al mio destino...
Chiusi gli occhi per un istante, in attesa, ma una voce si frappose tra me e la morte incarnata in quel Lupo "se vuoi vivere abbandona la tua caccia!" quando riapri gli occhi, davanti a me si parava una figura di un ragazzo surreale, che impassibile guardava negli occhi della morte, aspettando la risposta di quel lupo che non aveva smesso di ringhiare!
Passarono dei secondi infiniti dove i sguardi dei due si mescolavano, era chiaro che in quei secondi di infinito si stava decidendo chi avrebbe vinto questa guerra e chi invece sarebbe dovuto indietreggiare... percepivo in quello strano ragazzo una forza che distorceva l'aria intorno a lui ed evidentemente anche l'animale la percepì perché poco dopo smise di ringhiare, chinò la testa e se ne andò correndo come se un demone proveniente dal più profondo inferno gli stesse dando la caccia.
Si voltò verso di me e con un sorriso gentile mi porse la sua mano, cosi curata e delicata; Appena la afferrai sentii un brivido corrermi lungo la schiena e arrivarmi dritto al cervello facendomi per un momento socchiudere gli occhi; fu la sua voce a riportarmi alla realtà "riesci a camminare?"
Ci misi un minuto buono per rispondere, cercavo di capire cosa fosse successo " si credo di si... grazie!" la mia voce usciva lenta, la mia gola ancora faceva fatica a far passare l'aria necessaria per avere un tono di voce decente, ma a lui sembrava non interessasse "Meno male...".